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#unaPiccolaStoria - Racconti Domenicali #9


24 GENNAIO 2021



Ad ognuno di noi può capitare di avere momenti in cui il tempo sembra fermarsi. Ad ognuno di noi può capitare di sentire il tempo come qualcosa che non passa mai. Per un ragazzino con ADHD il tempo è difficile da comprendere, da stimare, poiché il suo modo di "sentirlo addosso" risente del suo orologio interno che, come si può immaginare conoscendo l'ADHD, è "iperattivo e distratto".


Per M. soprattutto il tempo dei compiti è qualcosa di eterno.

E' eterno iniziare, è eterno completare, è eterno arrivare alla fine... Ogni cosa da fare va sempre e comunque oltre i 20 minuti e questo perchè viene percepita come troppo lunga, troppo difficile, troppo noiosa!


M. venerdì ha fatto ESPERIENZA DEL TEMPO.

Non avendo un orologio interno che gli permettesse di stimare il tempo in modo corretto durante le attività di comprensione del testo e produzione scritta che avevamo in programma, lo ha messo fuori.


Come abbiamo fatto?? non abbiamo usato un orologio, non abbiamo usato una classidra, non abbiamo usato un timer che misurasse in avanti....è si perchè il problema per M. è proprio guardare AVANTI!

Avanti a me non so cosa ci sia, so cosa c'è dietro....e dietro di me ci sono esperienze sempre negative in cui per completare un'attività "ci metto una vita" (come è solito dire lui!), quindi se tu (mi rivolgo ad Alessandra, come fossi M.) metti AVANTI A ME qualcosa che io non percepisco o peggio, che percepisco come infinito o comunque molto molto molto lungo....."io vado in ansia!" (altra frase che usa sempre..)


ALLORA....Cosa abbiamo fatto? Dopo averci riflettuto un pò ci siamo detti: IO: "M. ma secondo te, quanto ci metti a fare questa prova?" M: "Mezz'oretta direi" IO: "Ok, mezz'ora quindi.." M: "No, mezz'oretta ho detto!" IO: "Ah, e non sono la stessa cosa?" M: "Non proprio, mezz'oretta vuol dire 30 minuti precisi, mentre mezz'ora è 30 minuti e diciamo 5 secondi, è di più. Io in mezz'oretta ce la faccio" IO: "Mi sembra un'ottima spiegazione, potrei dirti che se andiamo a cercare su google non troveremo scritta questa differenza che senti tu. Forse proprio perchè il tempo così lo senti tu e ci sta che tu lo chiami come vuoi. Dunque che facciamo? mezz'oretta o mezz'ora?" M: "Fai mezz'oretta!" IO: "Quindi 30 minuti precisi?" M: "Si, secondo me ci metto questo!" IO: "Benissimo, allora adesso puoi partire, la tua mezz'oretta è qui e te la puoi prendere tutta. Andrà all'INDIETRO...tanto è tutta tua, hai detto che ci metti questo tempo no?!" M: "e come lo mandi indietro? il timer non va avanti? IO: "eh no, vedi io posso impostare i minuti che voglio, e quando questi finiscono lui suona. Io posso scegliere il tempo che ci metto a fare una cosa e prendermelo tutto già adesso!" M: "Ah, ok. Allora fallo partire che io inizio a lavorare!"

Alla fine dell'attività abbiamo stoppato il conto alla rovescia....ma il numero sullo schermo segnava 20'.

M. pensava di averci messo 20 minuti (era abituato al timer in avanti, al tempo che gli sfuggiva di mano...) e invece abbiamo riflettuto sul fatto che questo fosse il tempo che gli era rimasto.


Provate ad immaginare la sua faccia quando ha scoperto di averci messo 10 minuti Era incredulo, felice, stupito della scoperta... e ha voluto giocare di nuovo con il tempo, provando ad essere più realistico, spezzando i vari passaggi dell'attività, stimandolo per ognuna, provando a ipotizzare quale passaggio più semplice o più difficile.


M. venerdì ha sentito il tempo anche con il cuore. Non facendolo andare in balia delle sue emozioni negative, ma provando a controllarle...e alla fine: CI E' ANDATO MOLTO PIU' VICINO!



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