14 MARZO 2021
A cura di Dott.ssa Alessandra Pellone
OGGI STAVO GIRANDO SU FACEBOOK...
come ogni tanto la mattina, seduta sul water, o dopo aver bevuto il caffè.
"Da domani mia figlia inizia la DAD, non so cosa fare..ho solo un computer e lo stavo usando per lavorare. Ora come faccio?"
"Mio figlio è dislessico/adhd/altro...che fa? Va in presenza o no?"
#ioleregolelehorispettate con foto del bambino, in mascherina, con in mano il cartellone da lui fatto
"La scuola non mi ha ancora mandato la circolare per l`attivazione della DAD, che devo fare? Si può vivere così?!"
"Non reggo una seconda chiusura. Non è giusto. Mi rifiuto. Per colpa di altri pagano sempre i bambini"
"Che caxxo. Non è giusto! #giulemanidaibambini"
"Ormai, in classe o a casa...mio figlio 16 anni, la scuola l`ha mollata. Grazie Stato per aver contribuito al suo futuro. Hai proprio rispettato la costituzione!"
Frasi come queste feriscono. Bruciano. Colpiscono. ..sono infatti spesso dette "a caldo".
Proviamo a RAFFREDDARLE. Cosa ci rimane?
Tristezza, chiusura, paura, rassegnazione...in alcuni. Alzata di testa, sguardo avanti, resilienza, tentativo di trovarne il positivo....in altri.
Giusto uno e sbagliato l`altro? Proprio no!
Ognuno è diverso e sta reagendo a questa situazione in modo diverso.
Perciò una cosa che credo sia importante ricordare a tutti, proprio perché siamo su un social e non riusciamo a vedere il "caldo-freddo", è RISPONDETE CON RISPETTO! Ad ogni post, in risposta ai commenti....abbiate RISPETTO e ricordate che un social network non è un "bidone di sfoghi!"
In collaborazione con: